Può sembrare strano, ma le esperienze raccolte da Legambiente sono all’avanguardia nel mondo per la capacità di soddisfare i propri fabbisogni energetici attraverso risorse energetiche locali e gestendole in modo virtuoso, attraverso reti e sistemi di accumulo, e perché dimostrano come sia già possibile fare a meno delle fonti fossili.
Senza tralasciare che riguardano situazioni molto differenti: dalle valli alpine alle campagne del Mezzogiorno, dai piccoli Comuni ai grandi centri, passando per aziende agricole e ospedali, depuratori e condomini.
Per realizzare il cambiamento energetico indispensabile a fermare i cambiamenti climatici dobbiamo smetterla di guardare al mondo come lo si faceva nel secolo scorso, e capire che oggi il modello più efficace è distribuito nei territori e ridefinisce completamente le forme con cui consumiamo, produciamo, gestiamo, distribuiamo l’energia elettrica e termica prodotta dalle fonti pulite.
Le storie raccolte in questo Rapporto sono un’ottima chiave per guardare alle politiche di cui il nostro Paese ha bisogno. Perché sono impianti ben integrati nell’ambiente e nel paesaggio. Proprio il tema delle autorizzazioni e del consenso locale è un buco nero delle procedure in Italia, da affrontare quanto prima sia per i nuovi impianti sul territorio italiano che per l’eolico off-shore, ma anche per il revamping degli impianti esistenti.