Il solare termodinamico consente di accumulare energia termica e modulare la produzione di energia elettrica in funzione delle necessità delle utenze, si può integrare con impianti termoelettrici esistenti utilizzandone le turbine e il ciclo termico e consente di valorizzare terreni non altrimenti utilizzabili, come aree desertiche, aree industriali dismesse o discariche esaurite.
È adatto per progetti di cooperazione allo sviluppo perché buona parte dei lavori possono essere svolti da personale locale (opere civili, carpenteria metallica) con tecnologie accessibili (cemento, ferro).
I sistemi richiedono tuttavia almeno 2000 kWh/m2/anno di irradiazione e ampi terreni. L’interesse dell’Italia è principalmente legato all’esportazione dei componenti a più alto contenuto tecnologico, per la cui messa a punto è opportuno supportare progetti dimostrativi in Italia.