Il monitoraggio microbiologico negli ambienti di lavoro. Campionamento e analisi

Linee guida per l’accertamento dei livelli di contaminazione microbiologica nei comparti produttivi

La prevenzione e la protezione dagli agenti biologici sono trattate, a livello normativo, nel recente D.Lgs. 81/08, titolo X e successive modifiche (D.Lgs. 106/09). Il decreto si applica alle attività per le quali la valutazione dei rischi ha evidenziato il pericolo di esposizione ad agenti biologici, sia che si tratti di “uso deliberato”, necessario per il ciclo produttivo, sia che sussista solo la possibilità di esposizione dei lavoratori.

Già con il D.Lgs. 626/94 gli agenti biologici erano stati classificati in base alla loro pericolosità valutata in termini di: infettività, patogenicità, trasmissibilità e neutralizzabilità.
Tale classificazione, pero, non tiene conto dei fattori che possono modulare la risposta all’esposizione nei lavoratori e nella popolazione in generale. I fattori che possono influire sugli effetti dell’esposizione, come per esempio le malattie preesistenti, l’uso di medicinali, uno stato immunitario compromesso o la gravidanza devono, invece, essere valutati al momento di scegliere le misure protettive da adottare, cosi come riportato nell’art. 279 relativo alla sorveglianza sanitaria.

L’azione patogena svolta dai microrganismi e principalmente di tre tipi:

•    azione infettiva, svolta da batteri, protozoi, virus, muffe e lieviti (ad es. Legionella pneumophila, Aspergillus fumigatus ecc.);

•    azione allergizzante, sostenuta da actinomiceti termofili, da microfunghi (Aspergillus, Alternaria, Penicillium, Aureobasidium, ecc.), protozoi (Naegleria gruberi, Acanthamoeba ecc.) o metaboliti microbici. In questo caso i soggetti esposti manifestano riniti, sinusiti, asma, alveoliti o febbri, descritte come Organic Dust Toxic Syndrome (ODTS). La pericolosita delle azioni infettive e allergizzanti non e legata solo alla presenza dell’agente patogeno, ma anche all’entità dell’inquinamento ambientale e alla maggiore o minore sensibilizzazione degli esposti;

•    azione tossica, svolta da metaboliti quali endotossine, micotossine e 1-3 s-D-glucani. Le endotossine sono costituenti della parete cellulare dei batteri gram negativi, la cui principale azione e collegata all’induzione di febbre e alla necrosi tissutale. Le micotossine hanno un effetto citotossico e sono sintetizzate da alcune specie di funghi, in determinate condizioni di temperatura, umidita o di substrato. Altri metaboliti, quali gli 1-3 s-D-glucani (costituenti delle spore fungine) possono, invece, dar luogo a risposte infiammatorie e immunologiche.

Gli agenti microbiologici presenti nell’aria, sono aerotrasportati sotto forma di bioaerosol, legati a polvere, particelle liquide o altri contaminanti naturalmente presenti (emulsioni oleose, polvere di legno, ecc.), con conseguente rischio, per i lavoratori, di esposizione per via inalatoria, per contatto con superfici e oggetti contaminati o per ingestione.

Informazioni aggiuntive

  • Fonte: INAIL
  • Anno di pubblicazione: 2010

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