Noi tutti trascorriamo buona parte della nostra esistenza all’interno di edifici che, variamente attrezzati, ci consentono lo svolgimento di numerose attività: dormire, mangiare, studiare, lavorare, divertirsi e tante altre. È quindi fondamentale che tutti questi edifici posseggano delle qualità costruttive che debitamente mantenute ci consentano di usufruirne pienamente e in sicurezza senza correre alcun rischio.
La funzionalità e la sicurezza di un edifico possono essere stimati utilizzando diversi parametri; ad esempio tra le caratteristiche costruttive che andremo a ricercare vi è la solidità della struttura che deve essere in grado di resistere nel tempo o ad un evento sismico; tuttavia un edificio splendidamente costruito ma privo di impianto elettrico, di riscaldamento, o dell’impianto idrico non potrà essere abitato con soddisfazione da nessuno, chi abiterebbe in una casa fredda, buia e senz’acqua?
Negli ultimi decenni il ruolo e la presenza degli impianti all’interno delle abitazioni quale strumenti per migliorare la qualità abitativa è cresciuto velocemente. Dalla diffusione in tutte le abitazioni dell’energia elettrica avvenuta nel dopoguerra, si è passati alla diffusione degli impianti di riscaldamento ad acqua calda degli anni 50-60, fino ai nostri giorni dove sono operative e proposte numerose case “domotiche” cioè con un elevato grado di integrazione elettronica nella gestione dell’abitazione.
Attualmente nelle nostre abitazioni possono essere contemporaneamente presenti diversi impianti (Impianti elettrici, di protezione dalle scariche atmosferiche, telefonici, elettronici, d’antenna, automazione di porte e cancelli, gas, riscaldamento, ecc).
Tutti questi impianti ci permettono di migliorare sensibilmente la qualità della vita solo se sono realizzati a regola d’arte; cioè se raggiungono lo scopo per il quale sono costruiti, se sono di facile utilizzo e non sono pericolosi per gli occupanti. Viceversa, impianti mal realizzati o mal tenuti oltre ad essere potenzialmente pericolosi non soddisfano l’utilizzatore perché non garantiscono il rispetto delle prestazioni che da essi sono attese.
La legge 15 marzo 1990 n.46 ha riconosciuto la necessità di realizzare impianti sicuri nel rispetto della regola d’arte ed è per questo motivo che solo le imprese in possesso di adeguata esperienza e professionalità possono eseguire l’istallazione, la modifica e la manutenzione degli impianti.
Le imprese al termine del loro intervento hanno l’obbligo di rilasciare al committente la “Dichiarazione di Conformità”, cioè una
sorta di garanzia sottoscritta da parte dell’instalaltore che l’impianto è costruito a regola d’arte, che sono stati utilizzati materiali certificati ed omologati e che sono stati eseguiti tutti i controlli necessari sull’impianto prima della messa in funzione.
Tale obbligo è stato recentemente ribadito dal D.M. 22 gennaio 2008 n.37.