Agli italiani piace andare dal parrucchiere, dal cosiddetto “consulente di immagine”, lo dimostra la presenza sul nostro territorio nazionale della più alta concentrazione di acconciatori, rispetto a tutti gli altri paesi dell’U.E: in Italia, infatti, si può contare su un parrucchiere ogni 430 abitanti.
Quella di “coiffeur”, del resto è considerata un’attività piuttosto piacevole: contatto con il pubblico, creatività, ambienti di lavoro vivaci, vicini al mondo della moda. Sarà per questo motivo che molti ragazzi e ragazze si sentono oggi attratti da tale mestiere, nonostante sia un lavoro faticoso che li espone a rischi per la salute.
Negli acconciatori si segnala una bassa incidenza del rischio infortunistico a svantaggio del dato legato alle malattie professionali, principalmente per quanto riguarda le malattie della pelle. Il numero di parrucchieri che si ammala di patologie dermatologiche, quali dermatite, è dieci volte superiore a quello dei lavoratori impiegati in altri settori. Inoltre quasi il 40% dei parrucchieri soffre di malattie dell’apparato muscolo-scheletrico, una quota che è superiore alla media di circa cinque volte.